Giacenza delle corrispondenze, quale l’operatività della presunzione di conoscenza?

Si sofferma in sentenza il Consiglio di Stato sulla corretta esegesi dell’art. 40, III, D.P.R. n. 655 del 1982 (Regolamento di esecuzione dei libri I e II del codice postale e delle telecomunicazioni), in forza del quale la comunicazione dell’atto amministrativo si perfeziona per il destinatario quando questi provveda al ritiro del piego, ovvero, per fictio Leggi tutto …

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Tutela del proprietario di un terreno illegittimamente occupato dalla P.A.

Osserva in sentenza il Tar Latina come l’espropriazione per pubblica utilità -c.d. espropriazione appropriativa- sia illegittima al pari dell’occupazione usurpativa, in cui manca la dichiarazione di pubblica utilità, ravvisandosi in entrambi i casi un illecito a carattere permanente, inidoneo a comportare l’acquisizione autoritativa alla mano pubblica del bene occupato, che viene a cessare solo per Leggi tutto …

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Opera pubblica realizzata su un fondo illegittimamente e tutela in forma specifica del privato

Osserva il Tar Catanzaro nella sentenza in esame come debba ritenersi ormai superato l’orientamento che riconnetteva alla costruzione dell’opera pubblica, ed alla irreversibile trasformazione del fondo che ad essa consegue, effetti preclusivi o limitativi della tutela in forma specifica del privato, dovendo invece affermarsi che la suddetta trasformazione su fondo illegittimamente occupato integra un mero Leggi tutto …

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L’occupazione sine titulo, da parte della P.A., di un terreno integra un illecito permanente

Osserva il Tar Firenze, nella sentenza in esame, come l’occupazione sine titulo –da parte della P.A.- di un terreno, e la realizzazione su tale bene di un’opera pubblica, senza aver emanato un provvedimento di dichiarazione della pubblica utilità o un provvedimento di espropriazione entro il termine di validità della dichiarazione di pubblica utilità, oppure senza Leggi tutto …

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Espropriazione per pubblica utilità, quale la natura giuridica dell’accordo sulla misura dell’indennità?

Intervenuto in materia di espropriazione per pubblica utilità, l’adito G.A. di Bari osserva in sentenza come l’accettazione della misura dell’indennità non concreti, né implichi, una cessione volontaria del bene, giacché l’accordo in questione afferisce al solo profilo della misura dell’indennità, ma è intrinsecamente privo di attuale idoneità traslativa. E cioè a dire, in un’ottica procedimentale, Leggi tutto …

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Sull’obbligo giuridico della P.A. di far venire meno l’occupazione sine titulo

Precisa in sentenza il Tar Puglia, Bari, come l’Amministrazione abbia l’obbligo giuridico di far venir meno l’occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l’immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto realizzato. Resta salva la facoltà della “autorità che utilizza il bene” di ripristinare la legalità avvalendosi Leggi tutto …

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Attività provvedimentale illegittima, quando può averso il risarcimento dei danni

Intervenuto circa l’ammissibilità di una richiesta di risarcimento per danni non patrimoniali conseguenza di una responsabilità di tipo contrattuale da attività illegittima provvedimentale, il Tar Napoli osserva nella sentenza in esame  che, come affermato dalla Suprema Corte (Cass., Sez. Un., sentenza n. 26972 del 11.11.2008), <<il danno non patrimoniale, quando ricorrano le ipotesi espressamente previste Leggi tutto …

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Limiti operativi al risarcimento del danno da ritardo

L’adito collegio giudicante siciliano si sofferma sulla corretta interpretazione dell’art. 2 bis della L. n. 241 del 1990 secondo cui, al comma 1, le Pubbliche Amministrazioni sono tenute al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza dolosa, o colposa, del termine di conclusione del procedimento. Il risarcimento del danno cd. da ritardo, relativo ad un interesse legittimo Leggi tutto …

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Quando può dirsi legittima la scelta della soppressione di un ufficio postale?  

Si osserva in sentenza che la chiusura di un ufficio postale non può essere disposta solo per ragioni di carattere economico, senza quindi considerare il criterio di distribuzione dei medesimi uffici ex art. 3, D.Lgs. 22 luglio 1999, n. 261 e, soprattutto, senza ponderare il pregiudizio alle esigenze degli utenti derivante dalla chiusura dell’ufficio individuando valide soluzioni alternative, Leggi tutto …

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Alla Corte di Giustizia stabilire se è legittimo azzerare le tariffe incentivanti la produzione di energia da fonti rinnovabili

Si precisa in sentenza come l’art. 25, comma 10, D.Lgs. n. 28 del 2011, dedicato alla “promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”, indichi, fra i principi cui i decreti ministeriali attuativi debbono attenersi, “la determinazione di un limite annuale di potenza elettrica cumulativa degli impianti fotovoltaici che possono ottenere le tariffe incentivanti”. Devi eseguire l'accesso per Leggi tutto …

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