Attività produttive e tentativo di infiltrazione mafiosa

Si osserva in sentenza, da parte del Consiglio di Stato, come la valutazione del tentativo di infiltrazione mafiosa a danno delle imprese debba avvenire nella logica delle caratteristiche fattuali e sociologiche del fenomeno mafioso (D.Lgs. n. 159/2011). Devi eseguire l'accesso per visualizzare il resto del contenuto.Si prega Accedi. Non sei un membro? Registrati

Share

Il regime delle sanzioni disciplinari a carico dei militari

Osserva in sentenza il Consiglio di Stato come il d.lgs. n. 66/2010 (“Codice dell’ordinamento militare”) si limiti a tipizzare le sanzioni disciplinari a carico dei militari e delinei, in punto di scelta della misura opportuna in relazione al caso concreto, elastici criteri generali che disvelano anche testualmente l’assai ampia discrezionalità conferita, in subiecta materia, all’autorità, il Leggi tutto …

Share

Sull’errore di fatto idoneo a fondare la domanda di revocazione

Nel processo amministrativo – si osserva in sentenza da parte del Consiglio di Stato – l’errore di fatto, idoneo a fondare la domanda di revocazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 106 D.Lgs. n. 104/2010 e 395, n. 4, c.p.c., deve apparire con immediatezza ed essere di semplice rilevabilità (cosiddetto “abbaglio dei sensi”), senza Leggi tutto …

Share

Abuso edilizio, nessun legittimo affidamento in capo al proprietario

Con la sentenza in esame il Consiglio di Stato afferma il principio di diritto secondo cui, gli atti repressivi degli abusi edilizi sono atti dovuti, che seguono un procedimento vincolato e precisamente tipizzato dalla normativa e si basano su un presupposto di fatto – la costruzione abusiva – che rientra nella sfera di controllo del Leggi tutto …

Share

Ipotesi di responsabilità in capo al proprietario dell’area inquinata da bonificare

Si afferma in sentenza, da parte del Consiglio di Stato, l’insussistenza di ogni responsabilità, in capo al proprietario dell’area inquinata e da bonificare, per il solo fatto di tal sua qualità, ove non si dimostri che questi non abbia provocato o contribuito a provocare il danno ambientale. Devi eseguire l'accesso per visualizzare il resto del Leggi tutto …

Share

Individuazione delle sedi farmaceutiche di nuova istituzione

Si osserva in sentenza, da parte dell’adito Collegio di Palazzo Spada, come la scelta del Legislatore statale (D.L. n. 1/2012) di attribuire ai Comuni il compito di individuare le zone in cui collocare le farmacie risponda all’esigenza di assicurare un ordinato assetto del territorio corrispondente agli effettivi bisogni della collettività alla quale concorrono plurimi fattori Leggi tutto …

Share

Abusi edilizi, natura giuridica dell’ordine di demolizione

Richiamandosi ad una costante giurisprudenza il Consiglio di Stato, nella sentenza in esame, osserva come, una volta constatata l’esistenza di un abuso edilizio, l’ordine di demolizione è atto vincolato, che non richiede alcuna specifica valutazione di ragioni d’interesse pubblico concrete e attuali alla demolizione, né comparazione con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, non essendo Leggi tutto …

Share

Sulla nullità del contratto di avvalimento

Si precisa in sentenza (richiamandosi espressamente l’insegnamento facente capo all’Adunanza Plenaria sentenza n. 26/2013) come l’art. 49 D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e l’art. 88 D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, in relazione all’articolo 47, paragrafo 2 della Direttiva 2004/18/CE, devono essere interpretati nel senso che essi ostano a un’interpretazione tale da configurare la Leggi tutto …

Share

Destinazione a parcheggio pubblico, la zonizzazione non è espressione del potere espropriativo

Secondo quanto affermato dal Consiglio di Stato nella sentenza qui in esame la destinazione a parcheggio pubblico impressa in base a previsioni di tipo urbanistico, non comportando automaticamente l’ablazione dei suoli ed, anzi, ammettendo la realizzazione anche da parte dei privati, in regime di economia di mercato, delle relative attrezzature destinate all’uso pubblico costituisce un Leggi tutto …

Share

Provvedimenti di nomina dei Magistrati a incarichi direttivi, i poteri del CSM

Si afferma in sentenza, da parte del Consiglio di Stato , che se è vero che i provvedimenti di nomina dei Magistrati a incarichi direttivi – adottati dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) – sono sindacabili in sede di legittimità solo ove risultino inficiati da palese irragionevolezza, travisamento dei fatti o arbitrarietà, e che gli Leggi tutto …

Share