Valutazione del tentativo di infiltrazione mafiosa

Il Consiglio di Stato osserva in sentenza come la valutazione del tentativo di infiltrazione mafiosa a danno delle imprese debba avvenire nella logica delle caratteristiche fattuali e sociologiche del fenomeno mafioso (D.Lgs. n. 159/2011). Tale fenomeno non sempre si concretizza in fatti univocamente illeciti o in accertate responsabilità penali e spesso si ferma sulla soglia Leggi tutto …

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Comportamento inoperoso dell’Amministrazione e risarcimento danni

Secondo il Consiglio di Stato il Giudice Amministrativo può riconoscere il danno causato al privato dal comportamento inoperoso dell’Amministrazione soltanto se è stata accertata la spettanza del c.d. bene della vita, che costituisce il presupposto indispensabile, in materia di risarcimento degli interessi legittimi di tipo pretensivo, per poter configurare una condanna della stessa al risarcimento Leggi tutto …

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Il sistema della promozione a scelta degli Ufficiali militari

Il Consiglio di Stato, in sentenza, afferma che le valutazioni compiute dalle Commissioni Superiori di Avanzamento in sede di giudizio di avanzamento a scelta degli Ufficiali delle forze armate sono caratterizzate da un’amplissima discrezionalità, essendo per lo più riferite ad ufficiali dotati di ottimi profili di carriera, le cui qualità sono definibili solo attraverso sfumate Leggi tutto …

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Errore di fatto idoneo a fondare la domanda di revocazione

Secondo l’argomentare del Consiglio di Stato, sulla scorta di una consolidata giurisprudenza, l’errore di fatto idoneo a fondare la domanda di revocazione, ai sensi del combinato disposto degli artt. 106 D.Lgs. n. 104/2010 e 395, n. 4, c.p.c., deve rispondere a tre requisiti: a) derivare da una pura e semplice errata od omessa percezione del Leggi tutto …

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Conseguenze dell’inosservanza dell’obbligo di indicare separatamente nell’offerta i costi aziendali per la sicurezza sul lavoro

Precisa in sentenza il Consiglio di Stato come secondo il più recente insegnamento facente capo all’Adunanza Plenaria (sentenza 27 luglio 2016, n. 19) per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del nuovo c.d. Codice degli appalti pubblici e delle concessioni (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50), nelle ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata Leggi tutto …

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In tema di revocazione della sentenza

Secondo quanto affermato dal Consiglio di Stato la revocazione per errore di fatto, ai sensi dell’art. 395 n. 4 c.p.c. e dell’art. 106 D.Lgs. n. 104/2010, ricorre allorquando l’errore di fatto sia caratterizzato: a) dal derivare da una pura e semplice errata od omessa percezione del contenuto meramente materiale degli atti del giudizio, la quale Leggi tutto …

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Nessun rilievo sanante al ritardo con cui la P.A. sanziona un abuso edilizio

Il principio di diritto affermato in sentenza da parte del Consiglio di Stato si può sintetizzare nell’affermazione per cui, quando risulti realizzato un manufatto abusivo, malgrado il decorso del tempo, l’amministrazione deve senza indugio emanare l’ordine di demolizione per il solo fatto di aver riscontrato opere abusive. Devi eseguire l'accesso per visualizzare il resto del Leggi tutto …

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Valutazione del rischio di inquinamento mafioso ai fini dell’interdittiva antimafia

Secondo quanto affermato in sentenza dal Consiglio di Stato l’interdittiva antimafia comporta che il Prefetto escluda che un imprenditore – pur dotato di adeguati mezzi economici e di una adeguata organizzazione – meriti la fiducia delle Istituzioni (vale a dire che risulti “affidabile”) e possa essere titolare di rapporti contrattuali con le Pubbliche Amministrazioni o Leggi tutto …

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Lo strumento dei chiarimenti nel giudizio di ottemperanza

Afferma il Consiglio di Stato in sentenza come lo strumento dei chiarimenti, pur inserito nell’ambito del giudizio di ottemperanza, non è preordinato a rimuovere una situazione di inottemperanza, o una violazione o elusione del giudicato. Esso rappresenta un mezzo con cui si chiede al giudice che ha pronunciato una precedente sentenza i chiarimenti su punti Leggi tutto …

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Pubblico impiego, conferimento di incarichi dirigenziali e riparto di giurisdizione

Si afferma in sentenza, da parte dell’adito Consiglio di Stato, come sia devoluta alla giurisdizione del Giudice Ordinario la controversia originata dall’impugnazione di atti di una procedura selettiva finalizzata al conferimento di incarichi dirigenziali a carattere non concorsuale. Devi eseguire l'accesso per visualizzare il resto del contenuto.Si prega Accedi. Non sei un membro? Registrati

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