In sentenza il Consiglio di Stato si sofferma sulla natura extracontrattuale della responsabilità derivante dall’omessa o ritardata assunzione al pubblico impiego per effetto di una attività provvedimentale illegittima.
Sul tema aderisce all’insegnamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui «In materia di impiego pubblico contrattualizzato, in caso di tardiva assunzione con retrodatazione giuridica dovuta a provvedimento illegittimo della P.A., non sussiste il diritto del lavoratore al pagamento delle retribuzioni relative al periodo di mancato impiego, né, a tal fine, assume rilevanza l’eventuale messa in mora volta ad ottenere la costituzione del rapporto, in quanto tali voci presuppongono l’avvenuto perfezionamento del rapporto di lavoro e la relativa azione ha natura contrattuale; il lavoratore può, invece, agire o a titolo di responsabilità extracontrattuale, allegando quale danno ingiusto tutti i pregiudizi patrimoniali o non patrimoniali conseguenti alla violazione del diritto all’assunzione tempestiva» (Cass. civ., sez. lav., 5 giugno 2017, n. 13940).