Il giudizio di ottemperanza

Il presente lavoro analizza il fondamentale istituto del giudizio di ottemperanza (artt. 112-115 Codice del processo amministrativo), uno dei principali strumenti predisposti dall’ordinamento per assicurare in tempi brevi alla parte vincitrice di un giudizio nei confronti dell’amministrazione, che la stessa esegua esattamente il contenuto della decisione. L’intento dell’autrice è per l’appunto quello di fornire una guida operativa che possa aiutare a risolvere le questioni e i dubbi che si manifestano in sede di applicazione dell’istituto, e che si caratterizza anche per peculiari approfondimenti teorici, che si rivelano quasi sempre necessari per comprenderne appieno la disciplina e fornire degli indispensabili spunti di osservazione critica.
Aggiornato sia alla Legge di stabilità 2016 (contenente novità in materia di penalità di mora ex art. 114, comma 4, lett. e), cod. proc. amm. e in merito all’esecuzione del decreto di condanna ex legge Pinto per irragionevole durata del processo) che alle più recenti pronunce giurisprudenziali del Consiglio di Stato e dei T.A.R., il presente lavoro esamina dunque l’atteggiarsi della giurisprudenza e della dottrina in merito alla funzione, alla natura, ai presupposti, all’ambito di applicazione di tale rinomato rimedio, nonché al procedimento, alle misure risarcitorie e a quelle sanzionatorie (quale l’astreinte o meglio nota con il nome di penalità di mora) da adottare avverso l’inerzia o violazione o elusione del giudicato da parte della P.A.. Ampio spazio è peraltro dato alla casistica ed agli aspetti di carattere procedurale.
Non si tratta, tuttavia, dell’ennesima pubblicazione dedicata all’istituto in disamina, in quanto la novità che contraddistingue l’opera è la completezza, pure in punto di elaborazione teorica, ma non disgiunta da un taglio pratico che rende il volume particolarmente utile per avvocati e magistrati così da poter costituire una agevole guida per orientarsi nel tema del giudizio di ottemperanza, ma anche per chi è impegnato a preparare i concorsi, rappresentando un approfondimento della materia di cui molti manuali di diritto amministrativo in commercio si limitano a tracciarne sommariamente i tratti essenziali. Arcangela Maria Tamburro

INDICE

Prefazione

Capitolo Primo
Origini, natura e presupposti del giudizio di ottemperanza
1.1. Premessa ……………………………………………………………………………………………..17
1.2. Origini ed evoluzione storica dell’istituto: il giudizio di ottemperanza dalla
legge Crispi al codice del processo amministrativo ……………………………………………19
1.3. Funzione e natura del giudizio di ottemperanza ………………………………………….26
1.4. I presupposti del giudizio di ottemperanza …………………………………………………37
1.4.1. Il primo presupposto: l’esistenza di un giudicato ………………………………………38
1.4.1.1. Premessa. Cenni sul giudicato in generale …………………………………………..38
1.4.1.2. Il giudicato amministrativo ………………………………………………………………….42
1.4.1.2.1. In particolare: l’efficacia oggettiva e soggettiva del giudicato
amministrativo ……………………………………………………………………………………………..48
1.4.2. Il secondo presupposto: la necessità di un’attività successiva della P.A. al
giudicato……………………………………………………………………………………………………..55
1.4.3. Il terzo presupposto: l’inadempimento della P.A. In particolare, le varie
fattispecie di inottemperanza e le sopravvenienze di fatto e di diritto……………………67
1.4.3.1. Segue: l’inadempimento della P.A. per mancanza di disponibilità
finanziarie……………………………………………………………………………………………………76
1.4.3.2. La questione della riedizione del potere amministrativo successiva al
giudicato……………………………………………………………………………………………………..81
1.4.3.2.1. La violazione e l’elusione del giudicato. La nullità del provvedimento
amministrativo ……………………………………………………………………………………………..84
1.4.3.2.2. Il riesercizio del potere amministrativo non violatore o elusivo del
giudicato……………………………………………………………………………………………………..92
Capitolo Secondo
Ambito di applicazione del giudizio di ottemperanza: le
pronunce ottemperabili e l’ottemperanza di chiarimento
2.1. Premessa: i provvedimenti giurisdizionali ottemperabili in generale……………..113
2.2. L’ottemperanza delle sentenze del giudice amministrativo passate in
giudicato (art. 112, comma 2, lett. a))…………………………………………………………….116
2.3. L’ottemperanza delle sentenze esecutive e degli altri provvedimenti
esecutivi del giudice amministrativo (art. 112, comma 2, lett. b)) ……………………….122
2.3.1. Segue: L’esecuzione delle misure cautelari …………………………………………..132
2.3.2. Segue: ottemperanza e silenzio amministrativo ……………………………………..141
2.4. L’ottemperanza delle sentenze passate in giudicato e degli altri
provvedimenti ad esse equiparati del giudice ordinario (art. 112, comma 2, lett.
c))…………………………………………………………………………………………………………….146
2.4.1. Le sentenze del g.o. ottemperabili. In particolare, la questione delle
sentenze di condanna al pagamento di somme di denaro e le sentenze di mero
accertamento……………………………………………………………………………………………..150
2.4.2. Gli altri provvedimenti del g.o. “equiparati” alle sentenze passate in
giudicato ottemperabili ………………………………………………………………………………..156
2.4.2.1. Segue: l’ottemperanza all’ordinanza di assegnazione di un credito ai
sensi dell’art. 553 c.p.c………………………………………………………………………………..162
2.4.2.2. Segue: l’esecuzione del decreto decisorio per equa riparazione ex art. 3
della l. n. 89/2001 (c.d. Legge Pinto): condizioni, legittimazione passiva e
penalità di mora (rinvio)……………………………………………………………………………….172
2.5. L’ottemperanza delle sentenze passate in giudicato e degli altri
provvedimenti ad esse equiparati per i quali non sia previsto il rimedio
dell’ottemperanza (art. 112, comma 2, lett. d)). Casistica………………………………….186
2.5.1. Ottemperanza a decisione resa su ricorso straordinario al Capo dello
Stato…………………………………………………………………………………………………………192
2.6. L’ottemperanza dei lodi arbitrali divenuti inoppugnabili (art. 112, comma 2,
lett. e))………………………………………………………………………………………………………218
2.7. L’ottemperanza di chiarimento ……………………………………………………………….223
Capitolo Terzo
Il procedimento di ottemperanza e le impugnazioni
3.1. Premessa ……………………………………………………………………………………………237
3.2. L’introduzione del giudizio ……………………………………………………………………..239
3.2.1. La competenza………………………………………………………………………………….239
3.2.2. Legittimazione attiva e passiva all’azione. L’intervento del terzo……………….245
3.2.3. I termini dell’azione…………………………………………………………………………….261
3.2.3.1. Segue: il termine iniziale per la proposizione del ricorso per
l’ottemperanza dei provvedimenti giurisdizionali (o dei lodi arbitrali) comportanti
l’obbligo di pagamento di somme di danaro ……………………………………………………266
3.2.4. La notificazione e il deposito del ricorso………………………………………………..276
3.2.5. Causa petendi, petitum e oggetto del giudizio………………………………………..287
3.3. La trattazione del giudizio………………………………………………………………………289
3.4. La decisione del giudizio ……………………………………………………………………….291
3.4.1. La sentenza e i poteri decisori del giudice dell’ottemperanza……………………291
3.4.1.1. Segue: Acquisizione sanante ex art. 42bis T.U. sull’espropriazione e
poteri del giudice dell’ottemperanza ………………………………………………………………301
3.4.2. Il commissario ad acta………………………………………………………………………..308
3.4.2.1. Natura e rimedi contro i suoi atti giuridici…………………………………………….309
3.4.2.2. Segue: i poteri del commissario ad acta e la liquidazione del suo
compenso………………………………………………………………………………………………….319
3.5. Le impugnazioni …………………………………………………………………………………..328
3.5.1. La disciplina in generale……………………………………………………………………..328
3.5.2. L’appello delle pronunce del giudice dell’ottemperanza …………………………..331
3.5.3. Gli altri mezzi di impugnazione…………………………………………………………….333
Capitolo Quarto
Il risarcimento del danno e la penalità di mora nel giudizio di ottemperanza
4.1. Premessa ……………………………………………………………………………………………341
4.2. L’azione di condanna al pagamento di somme a titolo di rivalutazione e
interessi maturati dopo il passaggio in giudicato della sentenza (art. 112,
comma 3, prima parte, cod. proc. amm.)………………………………………………………..345
4.3. L’azione di risarcimento dei danni derivanti dall’impossibilità o dalla
mancata esecuzione, violazione o elusione del giudicato (art. 112, comma 3,
seconda parte, cod. proc. amm.)…………………………………………………………………..350
4.4. I rimedi per la mancata esecuzione anche dopo il giudizio di ottemperanza:
la penalità di mora nel processo amministrativo (cc.dd. astreintes) ……………………358
4.4.1. Natura giuridica, differenze con l’art. 614bis c.p.c. e ambito applicativo
dell’istituto………………………………………………………………………………………………….363
4.4.1.1. La questione dell’applicabilità della penalità di mora anche in sede di
ottemperanza delle decisioni di condanna al pagamento di somme di denaro……..369
4.4.1.2. Segue: l’applicabilità dell’astreinte alle decisioni di condanna ex legge
Pinto, alle sentenze non definitive e alle ordinanze………………………………………….375
4.4.1.3. Segue: l’applicabilità della penalità di mora alle controversie in materia
di pubblico impiego……………………………………………………………………………………..381
4.4.2. I presupposti di applicazione dell’astreinte …………………………………………….382
4.4.3. Criteri di quantificazione e individuazione del termine iniziale e finale per
l’irrogazione della misura……………………………………………………………………………..387
4.4.4. I rapporti con la nomina del commissario ad acta …………………………………..396
4.4.5. La natura della decisione di condanna all’astreinte e la sua esecuzione…….398

e-book

Share