Osserva in sentenza il Consiglio di Stato come la proposizione dell’opposizione di terzo ordinaria avverso una sentenza del Giudice Amministrativo, ancorché non passata in giudicato, sia subordinata alla sussistenza di un pregiudizio, determinato dalla pronunzia impugnata, ai diritti o agli interessi legittimi del ricorrente.
Il rimedio ha, infatti, il fine di tutelare il litisconsorte necessario pretermesso, ovvero il titolare di una situazione soggettiva autonoma e incompatibile con quella accertata nella sentenza e rispetto a quella riferibile alla parte risultata vittoriosa per effetto della pronunzia opposta (art. 108 D.Lgs. n. 104/2010).
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