Espropriazione per pubblica utilità, quale la natura giuridica dell’accordo sulla misura dell’indennità?

Intervenuto in materia di espropriazione per pubblica utilità, l’adito G.A. di Bari osserva in sentenza come l’accettazione della misura dell’indennità non concreti, né implichi, una cessione volontaria del bene, giacché l’accordo in questione afferisce al solo profilo della misura dell’indennità, ma è intrinsecamente privo di attuale idoneità traslativa.

E cioè a dire, in un’ottica procedimentale, l’accordo mira solo a chiudere il sub-procedimento volto a quantificare l’indennità, ma non ha strutturalmente la capacità di determinare (anche) la conclusione dell’intero procedimento espropriativo, ex lege rimessa, in omaggio al principio di tipicità e nominatività del provvedimento amministrativo, all’emanazione di atto unilaterale autoritativo ovvero alla stipulazione, nelle forme di legge, di apposito accordo con il soggetto espropriato (non a caso disciplinato dall’art. 45 D.P.R. 327 del 2001).

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