Il volume esamina l’evoluzione della giurisprudenza nazionale -costituzionale, ordinaria ed amministrativa- in materia di espropriazione, di occupazione acquisitiva e di occupazione usurpativa, verificando come le pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo abbiano inciso in modo sostanziale e definitivo sull’inquadramento giuridico delle fattispecie operato dal giudice nazionale e sulla tutela del diritto di proprietà del privato. Francesco Buffa
INDICE
Capitolo Primo
L’ESPROPRIAZIONE NELLE LEGGI ITALIANE E NELLA GIURISPRUDENZA NAZIONALE
1.1. Espropriazione legittima
1.2. Distorsioni
1.3. Vizi
1.4. Espropriazione indiretta
1.5. La prescrizione
1.6. Figure diverse
1.7. Occupazione usurpativa
1.8. La giurisdizione
1.9. L’importo del risarcimento in caso di espropriazione indiretta
1.10. Acquisizione sanante
Capitolo Secondo
GLI INTERVENTI DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
2.1. L’art. 1 del Protocollo 1 addizionale alla Convenzione
2.2.Espropriation indirecte o constructive expropriation: la sentenza Belvedere Alberghiera
2.3. La sentenza Carbonara e Ventura
2.4. La sentenza Scordino n. 3
2.5. La risoluzione del Comitato del Consiglio dei Ministri del Consiglio d’Europa
2.6. La decisione della Grande Chambre Guiso Gallisay
2.7. Lawful deprivation of property: la sentenza Scordino n. 1
2.8. Legittimi divieti di costruire protratti nel tempo: la sentenza Sporrong e Lönnroth v. Svezia e le sentenze Elia e Scordino n. 2 v. Italia
Capitolo Terzo
CONSEGUENTI SVILUPPI DELLA GIURISPRUDENZA NAZIONALE
3.1. Resistenze nazionali
3.2. Le sentenze c.d. gemelle della Corte costituzionale
3.3. La sentenza n. 181 del 2011 della Corte costituzionale
3.4. La sentenza n. 338 del 2011 della Corte costituzionale
3.5. Declino e fine dell’istituto dell’occupazione acquisitiva: Cass. 735/2015
Bibliografia minima
Allegati
CEDU Belvedere Alberghiera
CEDU Carbonara e Ventura
CEDU Elia
CEDU Scordino n. 1
CEDU Scordino n. 2
CEDU Scordino n. 3
CEDU GuisoGallisay
Corte Costituzionale n. 348/2007
Corte costituzionale n. 349/2007
Corte di cassazione n. 735/2015
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