La Corte di Cassazione, con sentenza n.4561/2023 ha stabilito che l’amministratore di condominio non può essere ritenuto responsabile in via solidale con i condomini in relazione alla violazione delle regole previste per la raccolta differenziata. Di tali condotte rispondono in proprio i condomini stessi.
Il mancato rispetto delle norme che regolano la raccolta differenziata costituisce un illecito amministrativo che si configura quando le persone che vivono in un palazzo non dispongono correttamente i rifiuti negli appositi contenitori di cui hanno la custodia.
L’amministratore è responsabile solo se concorre materialmente alla condotta in violazione delle regole della raccolta differenziata, ma non può essere chiamato a rispondere per i comportamenti errati altrui solo per la sua posizione.
Tale pronuncia prende le mosse dal seguente caso concreto.
Un condominio e una Srl, in qualità di amministratrice dello stesso, ricorrono in Cassazione contro il Comune di Roma avverso la sentenza che li ha riconosciuti responsabili in via solidale dell’errata esecuzione della raccolta differenziata.
La Suprema Corte accoglie il ricorso sulla base del seguente motivo.
Il Tribunale di prime cure ha erroneamente ritenuto responsabili in via solidale il condominio e la società amministratrice dello stesso. Come già detto, infatti, l’amministratore non può essere chiamato a rispondere degli atti posti in essere dai singoli condomini.
Secondo la Corte non rileva altresì il richiamo all’art. 14 comma 7 del regolamento per la gestione dei rifiuti della città di Roma che obbliga utenti e amministratore a custodire e utilizzare correttamente i contenitori.
Tale norma disciplina l’inserimento dei rifiuti nei contenitori in maniera corretta e sanziona il comportamento dei singoli senza prevedere una responsabilità solidale.
Di conseguenza per ritenere responsabile l’amministratore di condominio in solido con i condomini è necessario provare che egli abbia materialmente concorso alla violazione delle norme che regolano la raccolta differenziata.
Dott.ssa Lucia Massarotti