La Corte di Cassazione, con ordinanza n.3432/2023, ha stabilito che le microcar a quattro ruote non possano sostare nelle aree riservate a ciclomotori e motocicli. Esse, infatti, non rientrano nella definizione di ciclomotori ai sensi dell’art. 52 CdS, bensì in quella dei motoveicoli ex art. 53 CdS.
La pronuncia prende le mosse dal seguente caso di specie.
Una Srl si oppone al verbale in cui viene contestata la violazione degli artt. 7 comma 1 e 14 CdS per aver parcheggiato una microcar nello spazio riservato ai cicli e motocicli.
Per la società il verbale deve ritenersi illegittimo in quanto la sosta sarebbe consentita sulla base del fatto che un quadriciclo leggero può essere assimilato ex art. 52 CdS ad un ciclomotore.
Tale opposizione viene rigettata in primo e in secondo grado.
La Corte di Cassazione respinge a sua volta l’impugnazione, accogliendo solo uno dei motivi e confermando la correttezza delle conclusioni a cui è giunta la Corte d’Appello ossia che la microcar non può sostare negli spazi destinati a cicli e motocicli perché essa deve essere qualificata come motoveicolo.
Di conseguenza l’art. 52 CdS che definisce i ciclomotori non trova applicazione nel caso di specie.
La microcar rientra, infatti, nella definizione di cui all’art. 53 CdS, ai sensi della quale sono quadricicli a motore “i veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di cose con al massimo una persona oltre al conducente nella cabina di guida, ai trasporti specifici e per uso speciale, la cui massa a vuoto non superi le 0,55 t, con esclusione della massa delle batterie se a trazione elettrica, capaci di sviluppare su strada orizzontale una velocità massima fino a 80 km/h. Le caratteristiche costruttive sono stabilite dal regolamento. Detti veicoli, qualora superino anche uno solo dei limiti stabiliti sono considerati autoveicoli”.
Dott.ssa Lucia Massarotti
