La legge di Bilancio anticipa di quattro mesi il debutto della riforma del processo civile per quanto riguarda le separazioni, i divorzi e le cause relative ai minori escluse le adozioni.
La riforma Cartabia aveva previsto come termine il 30 giugno 2023, ma il D.Lgs. 149/2022 ha modificato le norme transitorie prevedendo che il rito unico per le materie sopra citate di competenza del Tribunale ordinario, Tribunale per i Minorenni e Giudice Tutelare entri il vigore dopo il 28 febbraio 2023 per i procedimenti già introdotti.
C’è preoccupazione tra i magistrati e gli avvocati per la gestione del passaggio al nuovo rito: le novità introdotte sono molte e il tempo per prepararsi è poco.
Viene in aiuto in questo cambiamento la giustizia digitale che sta avendo una grande accelerazione.
Sono previste, infatti, udienze da remoto, collegamenti tramite audiovisivi o utizzabili per le note scritte (già dal 1 gennaio 2023). E’ altresì prevista la data del 30 giugno 2023 per l’estensione del processo civile telematico alle cause di competenza del Tribunale per i Minorenni e del Giudice di Pace e la data del 17 ottobre 2024 per l’entrata in vigore del Tribunale unico per famiglia e minori.
Quali sono le novità introdotte dal rito unico?
– Le parti dovranno dedurre prima della prima udienza tutti gli elementi del loro contrasto, attraverso i loro scritti difensivi;
– viene eliminata l’udienza presidenziale. Pertanto, non saranno più emanati i cosiddetti provvedimenti provvisori. Sarà possibile, ma solo in alcuni casi, chiedere “provvedimenti indifferibili”;
– è previsto un percorso più veloce nel caso di vicende di abusi familiari;
– si riduce al possibilità di delega ai giudici onorari nelle cause di competenza del Tribunale per i Minorenni.
Dott.ssa Lucia Massarotti